In occasione del Giugno Antoniano è stata inaugurata la mostra “La voce e il miracolo”, nel Salone di Palazzo Papale alla presenza della curatrice Maria Gloria Riva.
LA MOSTRA: La mostra, attraverso i linguaggi di diversi artisti, esplora la spiritualità antoniana come la sua vocazione francescana, il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco. Esposte le opere di alcuni artisti contemporanei italiani, che si sono confrontati con la vita di Antonio e con la sua iconografia, attraverso dipinti, sculture e ceramiche.
SCOPO DELL’ESPOSIZIONE: Pregare, riflettere, ripensare la figura di Antonio, cercando la sua voce non solo nell’agiografia, ma tornando alle cose concrete, e magari cogliendone il riflesso in quella delle persone che hanno ascoltato la sua predicazione, come accade nell’installazione di Paolo Baglioni, o nella natura, come fa Paola Ceccarelli che rilegge la voce del santo nelle onde dell’acqua dove i pesci affiorano per ascoltarlo. Tra le opere in mostra anche una del pittore reatino Alessandro Melchiorri, che non figura nel Catalogo dell’esposizione, ma consegnando il momento dell’uscita della “macchina” di sant’Antonio dalla chiesa di San Francesco chiude forse il cerchio. E allora come sottolineato dal vescovo Domenico Pompili, la manifestazione non vede la consumata divisione tra il programma “civile” e quello “religioso”, ma un unico flusso di eventi nel quale la dimensione spirituale è compenetrata da quella sociale, economica – con il riferimento al “Fondo Pane di Sant’Antonio” – e anche ludica. E cercando di soddisfare diverse sensibilità, dove il popolare e devozionale incrociano e si mescolano con esigenze di fede più mature e riflessive.