E’ stata posta sotto sequestro da parte dei carabinieri, la centrale a biomasse di Ponticelli nel comune di Scandriglia. La decisione è arrivata dopo l’incidente sul lavoro che ha causato la morte di Cristian Lungu, l’operaio 28enne deceduto quasi certamente per asfissia causata dalle esalazioni tossiche rilasciate dai materiali biologici in lavorazione.
UN ALTRO OPERAIO E’ RICOVERATO – E’ di ieri la notizia che un altro operaio, un uomo di 48 anni, che era al lavoro a fianco di Lungu, sarebbe ricoverato al De Lellis nel reparto di Terapia Intensiva in condizioni gravi, ma non in pericolo di vita e potrebbe essere il suo racconto a fare chiarezza su quanto accaduto lunedì scorso.
LE PRIME RICOSTRUZIONI – Secondo le prime ricostruzioni il giovane avrebbe perso la vita per cercare di portare fuori il collega che aveva perso i sensi ma non ci sarebbe riuscito morendo sul posto. I rilievi effettuati ieri dai carabinieri confermerebbero tale ipotesi: sulle ricostruzioni e grazie alle testimonianze degli altri colleghi Lungu si trovava in un tunnel di collegamento tra due vasche di decantazione quando ha perso improvvisamente i sensi. Inutili i soccorsi.
LE VERIFICHE SULL’IMPIANTO – Il sequestro dell’impianto e ulteriori indagini dovranno accertare se all’interno della centrale fossero presenti e soprattutto funzionanti i dispositivi di sicurezza per il personale come i sistemi di ventilazione all’interno dei tunnel e in altri ambienti dell’impianto.
RACCOLTA FIRME CINQUE ANNI FA – La centrale a biomasse è operativa dal 2016 e più volte i residenti avevano raccolto firme per chiedere la chiusura proprio per le esalazioni maleodoranti prodotte.