Domani ad Amatrice si terrà la cerimonia con la posa della prima pietra di Casa Futuro dando il via uno dei più impegnativi progetti di ricostruzione privata nelle zone colpite dal sisma del 2016. Alla cerimonia saranno presenti il vescovo Domenico, don Savino D’Amelio, Superiore Generale della Famiglia dei Discepoli di Don Minozzi e don Michele Celiberti, presidente dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Con loro anche il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi.
I LAVORI AFFIDATI ALL’ARCHITETTO BOERI – Il cantiere è stato consegnato il 27 settembre alle imprese che si sono aggiudicate i lavori. Particolare cura e attenzione è stata rivolta dal committente ai temi delle condizioni di lavoro e della sicurezza, che sono stati decisivi nella scelta finale dell’operatore. Per l’esecuzione dei lavori l’Ufficio speciale per la ricostruzione del Lazio ha emesso un decreto di contributo di quarantotto milioni di euro con il progetto porta la firma dell’architetto Stefano Boeri, che sarà presente alla cerimonia.
IL VESCOVO DOMENICO GUARDA AI GIOVANI – «Superata la lunga e complessa fase della progettazione – spiega il vescovo Domenico – guardiamo l’avvio del cantiere come una spinta alla rinascita delle terre colpite dal terremoto. Casa Futuro garantirà spazi per i giovani, servirà alla formazione e allo studio e sarà utile per valorizzare le risorse del territorio legate alla produzione agroalimentare; ospiterà funzioni di carattere amministrativo e sociale e tornerà ad essere la casa madre dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia».