Le sigle sindacali del comparto sanità tornano ad intervenire sulla proroga dei contratti a tempo determinato e l’attivazione delle procedure di stabilizzazione dei dipendenti ASL del comparto e della dirigenza. CGIL, CISL, UIL, FIALS e FASSID hanno indirizzato la nota, oltre che alla Dg Marinella D’Innocenzo, anche al Prefetto, alla Questura, al Presidente Nicola Zingaretti e all’ Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. La nota fa riferimento allo stato d’ agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali affinché la ASL di Rieti onorasse l’accodo sottoscritto tra Regione Lazio e sindacati riguardante il rinnovo al 31 marzo di tutti i contratti a tempo determinato.
“Il 28 marzo scorso – si legge nella nota – la DgD’Innocenzo nel corso del tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Rieti aveva affermato testualmente: “l’Azienda ha deciso di prorogare i contratti a tempo determinato fino al 31.12.2022 ma, a distanza di tre giorni, il direttore generale si è smentita da sola visto che ha invece adottato, il primo di aprile, una Deliberazione con cui dispone la prosecuzione del rapporto di lavoro del personale a tempo determinato fino al 30 giugno e non più a dicembre”. Le organizzazioni sindacali, considerato che con l’adozione della nuova delibera che anticipa la fine del contratto di sei mesi, e mancando provvedimenti di proroga per il personale della dirigenza sanitaria, rilanciano la proclamazione dello stato d’agitazione e chiedono alla Direzione Generale della Asl di Rieti di mantenere gli impegni assunti lasciando la scadenza della proroga al 31 dicembre di tutti i contratti a tempo determinato del Comparto e della Dirigenza e di procedere con le stabilizzazioni per i lavoratori che ne hanno diritto.
I sindacati hanno attivato anche una mediazione con la Regione Lazio, chiedendo risposte immediate per la tutela di tutti i lavoratori e continueranno con l’affissione di bandiere e vessilli fuori dalle sedi Asl.